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Con Ottobre, inauguriamo due nuove Guide agli Acquisti ed il nostro primo aggiornamento ufficiale nel blog di Migliori Acquisti.

Il Miglior Ferro da Stiro

La Miglior Piastra Elettrica

Nelle prossime settimane abbiamo in programma delle revisioni delle nostre precedenti guide.

In questo spazio elencheremo di volta in volta tutti gli aggiornamenti e le nuove guide. Iscrivetevi alla nostra newsletter per rimanere aggiornati, nella maniera che preferite. Non spammiamo, scriviamo guide!

“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di una piastra elettrica. Come approcciarsi all’acquisto? Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra le miglior piastre elettriche e trovare quel che fa per noi.Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre la migliore piastra elettrica: è facile! basta leggere.

Cosa valutare nella scelta della Miglior Piastra Elettrica

Con lo sviluppo di nuove tecnologie le piastre non sono più esclusive di Pub, ristoranti o bar ma, grazie alla loro versatilità, velocità e semplicità d’uso si sono largamente diffuse nelle cucine di tante famiglie. Sono piccoli elettrodomestici perfetti per cucinare panini ma consentono agevolmente di cuocere bistecche, verdure ecc. Andiamo a vedere ora nel dettaglio le principali caratteristiche per la scelta della Miglior piastra elettrica.

Materiale di costruzione

Le nostre piastre elettriche si trovano sul mercato in 3 tipologie principali:

• Ghisa: Il materiale più tradizionale per questo elettrodomestico, impiega leggermente più tempo per riscaldare l’alimento e trova molto riscontro per gli amanti della cucina tradizionale.
• Vetroceramica: Materiale molto leggero che a parità di grandezza rende la nostra griglia molto più maneggevole e pronta ad essere spostata o trasportata. Permette cotture degli alimenti rapide rispetto agli altri materiali che come già detto, hanno tempi di riscaldamento più lunghi.
• Acciaio: Materiale pratico e funzionale, largamente diffuso nei modelli più economici. Quest’ultimo comunque restituisce a dare un ottimo risultato se consideriamo la qualità/prezzo,

La potenza, Temperatura e Spessore delle Piastre.

La potenza della piastra elettrica e il modo in cui è in grado di cuocere gli alimenti è dettato da 2 elementi, Wattaggio e le Temperature che riesce a raggiungere. I modelli in commercio più comuni sviluppano 1600 watt (modelli meno potenti) fino ad arrivare a modelli professionali che toccano 3 volte questo valore. Un basso Wattaggio potrebbe non essere sufficiente per una buona cottura o secondariamente potrebbe richiedere tempi di cottura molto più elevati per ottenere i risultati attesi. La temperatura viene gestita da appositi regolatori che permettono di impostare le temperature gradite.

ATTENZIONE: Un fattore fondamentale legato alla temperatura della piastra elettrica è dato proprio dallo spessore delle sue piastre. Queste variano generalmente da 0,5 a più di 1,5 cm: maggiore sarà lo spessore, più questa tenderà a generare calore oltre che mantenerlo una volta spenta permettendoci di lasciare il cibo a riposare mentre ci dedichiamo alla preparazione di altri alimenti.

Dimensioni

Di regola in ambito familiare si presume di dover lavorare con meno quantità di cibo che in attività atte alla Ristorazione; però, c’è la possibilità che si voglia utilizzare la griglia per cuocere diversi alimenti contemporaneamente. In questo caso risulta conveniente optare per modelli che hanno una base di lavorazione più ampia cosi da poter gestire meglio gli spazi.

Funzioni

Piastre rimovibili: Alcuni modelli in commercio permettono di estrarre le piastre, questo permette una grande semplificazione nella fase di pulizia dopo l’uso.

Timer: Permette lo spegnimento automatico della griglia elettrica, trovabile sia in versione digitale che analogico.

Dispositivo anti-fumo: Come dal nome, emette un segnale acustico nel momento si rilevi del fumo dovuto sia ad un eventuale guasto o alla bruciatura degli alimenti.

Regolatori di temperatura: Permette di scegliere la temperatura delle vostre piastre cosi da evitare la possibilità di bruciare gli alimenti.

Piastre: Le piastre in commercio possono essere di 2 tipi: lisce o rigate.

Vano raccogli liquidi: Alcune griglie sono dotate di un apposito contenitore estraibile dove vanno a confluire i residui della cottura, anche questo un comodissimo supporto che va a velocizzare le operazioni di pulizia.

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“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di un Ferro da stiro. Come approcciarsi all’acquisto? Per farlo è bene capire quali sono le proprie finalità, necessità e preferenze, poiché i ferri da stiro possono avere caratteristiche e prezzi più disparati. Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra i miglior ferri da stiro e trovare quel che fa per noi.Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre il migliore tipo di ferro da stiro: è facile! basta leggere.

Le caratteristiche da Decidere nella scelta del Miglior Ferro da stiro

Il ferro da stiro è uno di quei piccoli elettrodomestici che, pur non usandoli con piacere, non possono mancare in nessuna casa. I ferri da stiro funzionano a corrente elettrica, e si dividono principalmente in due categorie: quelli con la caldaia esterna che produce vapore e quelli tradizionali, con serbatoio interno. Le due tipologie sono entrambe definite “a vapore”. Vi è un terzo tipo di ferro da stiro a vapore, detto “ferro a vapore verticale” che, anziché stirare i vestiti poggiati in orizzontale sopra un asse da stiro, li stira mentre sono appesi a una gruccia.I ferri da stiro moderni sono ben lontani dal passato e vengono proposti con i più svariati design, spesso anche molto accattivanti ma per ora non ci dedicheremo all’estetica bensì andremo ad analizzare le principali caratteristiche, cosi da garantire la miglior scelta possibile.

Dimensioni del ferro da stiro

Molte persone tendono a sottovalutare il peso del proprio ferro da stiro, ingannati spesso dalle ridotte dimensioni dell’elettrodomestico. Questo però è un diretto responsabile dell’affaticamento del braccio con cui si utilizza il ferro da stiro. Ne consegue che, a seguito di un uso continuativo o ripetitivo, un ferro da stiro molto pesante può causare parecchi fastidi di cui faremmo volentieri a meno. Precisiamo che il peso varia in base alla tipologia di ferro da stiro che consideriamo; un ferro con caldaia integrata varia dai 2,5 a 3,5 kg mentre un ferro da stiro con caldaia separata varia tra 1,5 e 2 kg.

Impugnatura del ferro da stiro

Come per il peso anche l’impugnatura offre un ottimo contributo alla praticità d’uso del ferro da stiro. Lo scopo di quest’ultima, per una questione di sicurezza, è di garantire une presa salda durante l’uso. Ciò comporta che i materiali devono essere isolanti e antiscivolo. Tra i migliori utilizzati risalta il sughero, ottimo materiale isolante che garantisce una buona traspirabilità.Particolare attenzione meritano i ferri da stiro con un’impugnatura comoda ed ergonomica che, garantendo una presa salda dell’elettrodomestico, consentono di premere tutti i pulsanti delle funzioni del ferro da stiro.

Capacità del serbatoio del ferro da stiro

La capacità del serbatoio influisce sull’autonomia del getto di vapore del nostro ferro da stiro, prevalentemente se orientati su un ferro da stiro con caldaia integrata. Per usi saltuari e non troppo frequenti è consigliabile un serbatoio di almeno 300 ml di capienza. È invece di secondaria importanza per i ferri da stiro a caldaia separata in quando dotati di un serbatoio esterno che di base è molto capiente.

Potenza e consumi del ferro da stiro

In un mondo in cui bisogna affrontare giornalmente la questione consumi, non è da sottovalutare la caratteristica del risparmio che ha come variabile il consumo elettrico del nostro ferro da stiro. La potenza del ferro è espressa in Watt, ed è proporzionalmente legata al suo consumo energetico. Per quelli di uso domestico ci aggiriamo intorno ad una potenza di 2000 Watt; questa permette al ferro da stiro di raggiungere la temperatura richiesta in circa 2 o 3 minuti. In alcuni modelli è implementata una funzione ECO, indicata proprio per ridurre i consumi energetici. Se questa tenderà ad abbassare i consumi, come rovescio della medaglia porta ad una diminuzione delle prestazioni che in alcuni casi non permetterà una perfetta stiratura dei capi d’abbigliamento più impegnativi.

Getto di Vapore del ferro da stiro

Caratteristica più importante per determinare le reali prestazioni dell’elettrodomestico. Questa va analizzata sotto due aspetti: pressione del vapore e quantità di vapore.

• La pressione del vapore viene espressa in bar. Si trova principalmente sui ferri a caldaia separata; per via della caldaia sono in grado di generare pressioni elevate che si trasformano in getti di vapore di elevata potenza. Un buon ferro da stiro si ha con valori che si aggirano tra i 5 ed i 6 bar.
• La quantità di vapore viene espressa in grammi di vapore generati al minuto g/min. maggiore sarà questo valore, meglio si comporterà il nostro ferro da stiro con tessuti difficili. Per i ferri di fascia media un buon valore si aggira sui 35 o 40 g/min.

Piastra del ferro da stiro

La piastra ha molte variabili che possono influire sui risultati, quindi è bene non sottovalutarla.

• Forma:
  • Una forma larga a punta arrotondata è particolarmente adatta per capi e tessuti meno elaborati, garantendo stirature veloci e rapide.
  • Una forma stretta e con la punta lunga, è particolarmente ideale per stirare capi più elaborati in cui sono presenti spazi stretti e ostici da raggiungere.
• Materiale:
  • Piastra in acciaio: è la tipologia più diffusa tra i ferri da stiro. È un materiale duraturo e particolarmente facile da pulire. Garantisce un riscaldamento omogeneo della piastra per tutta la sua superficie con ottimi risultati sia sulla stiratura che sulla scorrevolezza.
  • Piastra in alluminio: è una piastra più leggera di quella in acciaio, andando ad influire sul peso finale del ferro da stiro. Riesce a distribuire il calore uniformemente su tutta la piastra consentendo di ottenere ottimi risultati di stiratura. Presenta un numero maggiore di fori risultando però meno scorrevole.
  • Piastra in ceramica: è consigliata per stirare i capi più delicati; ha una buona conducibilità pur non raggiungendo quella dell’acciaio.
  • Piastra in Teflon: ha il vantaggio di essere particolarmente antiaderente e presenta una buona conducibilità del calore.
• Numero di fori:
  • Questo aspetto va considerato per capire la distribuzione del vapore che offre la piastra. Un maggior numero di fori garantisce una maggiore precisione del ferro. La parte più delicata risulta essere la punta della piastra, che dona al ferro una maggiore precisione riuscendo a raggiungere le parti più ostiche durante la stiratura.

Funzioni del ferro da stiro

• Anti-calcare: Essa consente il regolare funzionamento del ferro prolungandone la vita, sappiamo infatti che nel ferro è presente l’acqua. Questa può essere quella classica del rubinetto o quella distillata (generalmente più costosa). Nel caso si punti al risparmio la funzione anti-calcare impedisce l’accumulo di calcare nei circuiti del ferro da stiro, evitando l’ostruirsi delle vie d’uscita del vapore (i fori).
• Anti-goccia: Questa funzione impedisce la fuoriuscita di acqua dai fori della piastra. Capita che nel generare vapore rimangano dei residui liquidi dell’acqua destinati a fuoriuscire dai fori. Questo potrebbe bagnare eccessivamente i capi da stirare inficiando il risultato finale.
• Spegnimento automatico: questa funzione permette al ferro di spegnersi in autonomia dopo un prolungato periodo di inattività. Va quindi ad influire sia sul risparmio energetico che sulla sicurezza, specialmente se sono presenti bambini, animali, frutti molesti.
• Regolatore di temperatura: funzione ormai largamente diffusa su qualunque ferro da stiro di ultima generazione. Essa permette appunto la regolazione della temperatura così da garantire un perfetto risultato su qualsiasi tipo di capo. C’è da precisare che la fascia medio-bassa ha un termostato che si auto regola permettendo di ottenere buoni risultati per ogni tipo di capo, discorso diverso per i top di gamma che permettono una regolazione manuale garantendo risultati perfetti.
• Colpo di vapore o supervapore: funzione che consente un’erogazione del vapore molto più consistente rispetto al normale, raggiungendo valori come 180 g/min, così da poter affrontare pieghe particolarmente difficili da stirare.

Il Ferro da stiro su misura per te?

Andiamo ad analizzare i vari tipi di modelli che esistono sul mercato:

Ferro da stiro senza caldaia

Sono i ferri da stiro classici, costituiti da un unico blocco, risultano estremamente compatti e poco ingombranti. Sono costituiti da una piastra, un serbatoio dell’acqua e una resistenza elettrica che garantisce il riscaldamento dell’acqua con la successiva fuoriuscita del vapore. Il vero vantaggio di questo modello è l’elevata compattezza e il prezzo d’acquisto ma, di contro, non garantisce getti di vapore particolarmente potenti.

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Ferro da stiro con caldaia

I ferri da stiro con caldaia separata sono costituiti dalla piastra del ferro, collegata tramite un tubo alla caldaia. Trattandosi di una caldaia vera e propria bisogna fare attenzione alla pressione, espressa in bar. Maggiore sarà la pressione, maggiore sarà la potenza del getto di vapore. Il ferro da stiro risulterà più leggero essendo sprovvisto di serbatoio, al tempo stesso quest’ultimo, integrato nella caldaia, avrà una capienza maggiore per l’acqua, garantendo quindi un’autonomia superiore.

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Ferro da stiro da viaggio

Sono i ferri da stiro con serbatoi integrati di ridotte dimensioni. Sono i più compatti presenti sul mercato e spesso sono anche con manico pieghevole.

• Ferri da viaggio mini: Ferri più compatti, leggerissimi ma con una minore potenza. Sono adatti per i capi di abbigliamento più semplici da stirare.
• Ferri da viaggio pieghevoli: sono dotati di manico pieghevole, hanno dimensioni simili ai tradizionali, offrendo così una migliore performance rispetto ai mini.

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Ferro da stiro verticale

I ferri da stiro verticali, sono dotati di caldaia esterna che funge anche da supporto per appendere l’eventuale indumento da stirare. Non sono dotati di una piastra come il ferro tradizionale, ma tendono ad esplicare la loro funzione generando vapore. Questo garantisce una stiratura rapida e verticale su capi di abbigliamento semplici.Di ferri da stiro verticali vi è anche una versione portatile dotata di un serbatoio integrato.

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“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di una macchina fotografica. Come approcciarsi all’acquisto? Per farlo è bene capire quali sono le proprie finalità, necessità e preferenze, poiché le macchine fotografiche possono avere usi, prezzi e tipologie più disparate. Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra le miglior macchine fotografiche e trovare quel che fa per noi.Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre il migliore tipo di macchina fotografica: è facile! basta leggere.

Cosa valutare nella scelta della Miglior Macchina Fotografica

Risulta molto difficile definire la Miglior Macchina Fotografica al giorno d’oggi, questo perché sono molto versatili e ricche di alternative per le più disparate esigenze.Prima di procedere all’acquisto consigliamo di valutare che necessità si hanno: se per uso Professionale, da aspiranti o semplici appassionati. Subito dopo possiamo approfondire i contesti principali in cui verrà utilizzata: Foto di famiglia, natura, viaggi, in movimento (per gli sportivi), reportage, video ecc..Questo è solo l’inizio così da orientarsi sulla tipologia di fotocamera più adatta alle vostre esigenze.

Le caratteristiche da valutare nella scelta della Miglior Macchina Fotografica

Dimensione

Ne esistono davvero per tutti i gusti, sia in forme che dimensioni. È fondamentale capire dove si utilizzerà.

Dimensione del Sensore

Il sensore è la caratteristica fondamentale da considerare nelle macchine fotografiche. Esso influisce sulla quantità di luce catturata. Maggiore è la larghezza del sensore, maggiore sarà la luce acquisita, facendo ottenere risultati migliore in termini di dettagli. Da questa tabella è possibile capire la dimensione delle varie tipologie:

Risoluzione

La risoluzione di una foto viene misurata in megapixel. Possedere una macchina fotografica con una risoluzione elevata significa poter effettuare stampe di grandi dimensioni ed avere la possibilità di operare anche in post produzione con software specifici mantenendo una elevata qualità.ATTENZIONE alla trappola marketing! Un numero elevato di megapixel senza un sensore adatto non gioverà alle vostre foto.Infatti, un elevato numero di megapixel, non dà nessuna informazione o garanzia circa la nitidezza che sarà possibile ottenere nelle foto. Al giorno d’oggi la maggior parte delle macchine fotografiche possiedono numeri sproporzionati di megapixel ma, i risultati ottenuti risultano relativamente scadenti con foto impastate, povere di dettagli e con un elevato rumore digitale. Questo è direttamente collegato al sensore della macchina fotografica, composto da fotodiodi sensibili alla luce, ognuno dei quali corrisponde ad un pixel della foto. Se la dimensione del sensore è troppo piccola, ad un elevato numero di megapixel corrisponderanno dei fotodiodi eccessivamente piccoli e di conseguenza meno efficienti.Qui possiamo notare cosa comporta un elevato rumore digitale

Autofocus

È un sistema attraverso il quale la macchina fotografica mette automaticamente a fuoco il soggetto della foto. Le prestazioni di quest’ultimo variano da macchina a macchina. Per questa caratteristica gioca un ruolo fondamentale l’obiettivo e di conseguenza non dipende in modo esclusivo dalla potenzialità della macchina fotografica.

Range ISO

Ogni macchina fotografica possiede dei range di sensibilità ISO. Scattare ad ISO elevati permette di ottenere tempi di posa rapidi anche quando c’è poca luce. Il segnale luminoso viene così amplificato permettendo a parità di tempo e diaframma di ottenere una foto più luminosa. C’è da dire che all’aumentare degli ISO aumenta anche la quantità di rumore digitale presente nella foto.

Raffica

La velocità di scatto in raffica è la capacità di acquisire immagini in rapida successione. Essa si misura in fps (frame per second) considerando quindi il numero di scatti che la fotocamera riesce a registrare nell’arco di un secondo. Essi variano dalla tipologia dei modelli.

Gamma dinamica

Caratteristica poco conosciuta essendo un aspetto che un po’ più avanzato. Cerchiamo di capire però di cosa si tratta:Osservando una scena ad occhio nudo riusciamo a percepire, nello stesso momento, soggetti dal livello di luminosità molto diverso: riusciamo quindi a godere nello stesso momento di oggetti molto luminosi insieme ad oggetti ben più scuri. Questa capacità non è presente nella macchina fotografica, o meglio, le macchine fotografiche riescono a registrare elementi dal diverso livello di luminosità entro un certo range; questo range viene appunto definito gamma dinamica. Facciamo un esempio: consideriamo una macchina fotografica che possiede una gamma dinamica di 6 EV (Exposure Value), essa potrà registrare una differenza di luminosità di 6 stop. Qualora il divario tra le zone in ombra e quelle soleggiate fosse maggiore, la foto non riuscirebbe a riprodurre correttamente la luminosità di tutti gli elementi. Ciò comporterebbe avere zone nere nelle parti in ombra e zone bianche nelle parti con una maggiore luminosità, rendendo la foto molto più blanda.

Tropicalizzazione

È la capacità della macchina fotografica di resistere a condizioni atmosferiche ed ambienti avversi. Una macchina tropicalizzata può essere usata sotto la pioggia, in presenza di sabbia, terra o ad alte temperature.

Tipologie di Macchine Fotografiche:

Standard o compatte

Fotocamere mediamente piccole, definite anche compatte. Sono tipicamente le macchine più economiche e semplici da usare, ma anche quelle con minori sofisticazioni, prediligendo semplicità, leggerezza e dimensioni. Tutto questo va a compromettere la qualità delle foto; il nostro consiglio è di provarle e verificare di persona che le foto prodotte soddisfino le vostre aspettative. Questa categoria di macchine fotografiche sta andando via via scomparendo con la sempre maggior attenzione che gli smartphone dedicano al comparto fotografico e del diffondersi delle reflex e delle mirrorless.

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Superzoom

Sono caratterizzate da un obiettivo molto versatile con un fattore di zoom di base molto elevato. Queste macchine permettono di avere grandangoli adatti a foto di paesaggi, scorci ecc. ed un elevato ingrandimento adatto per catturare dettagli in lontananza. Si consiglia di affiancare supporti come cavalletti o piani d’appoggio per queste tipologie di macchine fotografiche. Questo perché il solo zoom non è sufficiente ad ottenere una buona foto, ma serve anche stabilità: superati i 600mm, un minimo movimento può rovinare l’intero risultato.

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Avanzate

Queste sono macchine fotografiche molto sofisticate che permettono un pieno controllo manuale, permettendo di disattivare tutti gli automatismi.Sono di conseguenza consigliate solamente ad utenti esperti o “smanettoni”.

Robuste

Macchine Fotografiche nate per essere utilizzate all’aperto, hanno una elevata resistenza ad intemperie, urti, vibrazioni e anche cadute. Nelle varie tipologie proposte abbiamo anche le subacquee. Risulta scontato che l’elevata ottimizzazione alla resistenza e quindi alla fruizione all’aperto, mentre si fa sport, immersione ecc. va a discapito del comparto ottico, riducendo le qualità delle foto.

Reflex

Si tratta di macchine fotografiche mediamente pesanti e voluminose. Sono tra le più conosciute oggigiorno e se ne trovano per tutte le tasche. Ciò che più le definisce è la possibilità di cambiare la lente dando la possibilità di scegliere quella più adatta allo scopo, e l’essere dotate di un mirino ottico posteriore così da vedere la scena esattamente come è ripresa dall’obiettivo. Ciò rende le Reflex tra le prime scelte dei fotografi professionisti e dei puristi dei colori.

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Mirrorless

Queste macchine Fotografiche vantano lenti intercambiabili come le reflex, ma non montano il mirino ottico. Si può vedere quel che si sta inquadrando dallo schermo posteriore. Proprio per questa ragione le Mirrorless sono state per tanto tempo snobbate dai puristi della fotografia, prendendosi una giusta rivincita ai giorni nostri con prestazioni di altissimo livello che non hanno nulla da invidiare rispetto alle altre categorie.

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“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di un forno a Microonde. Come approcciarsi all’acquisto? Per farlo è bene capire quali sono le proprie finalità, necessità e preferenze, poiché la scelta del forno a microonde può influire sulla riuscita delle nostre ricette preferite. Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra i migliori forni a microonde e trovare quel che fa per noi. Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre il migliore tipo di forno a microonde: è facile! Basta leggere.

Le caratteristiche da valutare nella scelta del Miglior Forno a Microonde

Tipo di Cottura

Prima ancora di valutare l’acquisto di questo elettrodomestico, immancabile nelle case di ognuno di noi, vanno valutate le pietanze che vorremmo preparare. La cottura a microonde tende a diminuire notevolmente i tempi di cottura degli alimenti, riesce a cuocere e/o riscaldare i cibi in maniera più omogenea senza bruciare gli alimenti, prevenendo così la creazione di sostanze nocive. Se da un lato abbiamo tutti questi vantaggi al rovescio della medaglia capita spesso che gli stessi alimenti abbiano un aspetto ed una consistenza diversa rispetto alle cotture tradizionali.Al giorno d’oggi i forni a microonde consentono di realizzare diverse modalità di cottura cuocendo anche in maniera tradizionale rispetto all’utilizzo delle sole microonde. Premesso ciò, analizziamo le varie modalità di cottura che offrono i forni a Microonde:

Statica: è una cottura tradizionale eseguita mediante l’uso di due resistenze. Quest’ultime sono poste rispettivamente nella parte superiore ed inferiore del nostro forno a microonde trasformandolo, di fatto, in un forno elettrico. Esse si andranno a scaldare grazie al passaggio della corrente elettrica riuscendo a cuocere le pietanze per convezione naturale. È particolarmente adatta per gli amanti degli arrosti, del pane, della pizza ecc..

Ventilata: oltre alle resistenze prima citate, subentra una ventola che permette una diffusione più uniforme e rapida del calore. Questa permette una cottura omogenea e veloce, riuscendo ad esaltare la croccantezza e la morbidezza del cibo. È particolarmente adatta per cibi come verdure, pesce, dolci ecc.;

Ventilata + Microonde: Queste due modalità di cottura vanno ad alternarsi riducendo ancora di più i tempi di cottura. Non è tanto diffuso in commercio, ma quando presente consente di riscaldare molto velocemente senza alterare la consistenza dei cibi.

Grill: questa cottura si presta particolarmente per esaltare e rendere croccante la superficie esterna degli alimenti, sfruttando una resistenza a scomparsa o a serpentina posta nella parte superiore del forno elettrico che raggiunge alte temperature.

Microonde + Grill: Prevede il funzionamento delle microonde combinate al Grill, cuocendo così l’alimento omogeneamente e donandole una bella doratura e croccantezza, grazie all’uso del grill.

A Vapore: metodo di cottura implementato nei forni più recenti. Essa sfrutta l’azione delle microonde per generare vapore all’interno della camera di cottura.

Dimensioni

Caratteristica di fondamentale importanza da tenere in considerazione durante l’acquisto di un nuovo forno a microonde sono le sue dimensioni, in quanto esse andranno rapportate al numero di persone per cui si potrà cucinare. Quest’ultima va analizzata sotto due aspetti: capienza interna e dimensione esterna.

• Capienza interna: rispecchia lo spazio di cottura che abbiamo a disposizione e viene espressa in litri. I forni in commercio possono variare da capienze di 15 l a capienze di 44. La capacità è anche determinata dal diametro del piatto rotante, accessorio in dotazione dove va collocato il cibo da riscaldare/cucinare. Chiarito questo, in linea generale, consigliamo capienze di:
  • 13-20 litri: per 3 persone
  • 24-30 litri per 4 persone
  • 31-45 litri per 6 persone
• Dimensione esterna: l’aumentare delle dimensioni esterne del forno a microonde è direttamente proporzionale alla capienza interna. Di secondaria importanza rispetto alla capienza richiesta per le proprie necessità, ma non da sottovalutare. Questo perché va considerato lo spazio che si ha a disposizione in cucina o nel luogo dove sarà collocato, andando cosi a valutarne l’altezza, la profondità, la larghezza e per ultimo, ma non per importanza, la distanza dalla presa. Fidatevi, potrebbe essere scomodo avere un bellissimo e performantissimo forno a microonde e per un piccolo errore di valutazione trovarselo in mezzo alla stanza.

Funzioni

Nei nostri forni a microonde la tecnologia ha un ruolo di rilevanza, fornendo ai recenti modelli le più disparate funzioni che possono rilevarsi molto interessanti:

• Blocco di sicurezza: prevede una funzione di blocco cosi da evitarne accidentalmente la messa in funzione;
• Segnale acustico: segnale emesso dal forno al termine della cottura cosi da ricordare di tirare fuori l’alimento.
• Blocco del piatto rotante: Utile funzione nel caso si voglia scegliere una cottura ventilata o a grill.
• Funzione cattivi odori: Funzione per eliminare gli odori residui.
• Standby display: spegnimento del display in caso di inutilizzo prolungato, ottimizzando il consumo di energia.
• Timer: di solito sempre presente nei forni a microonde, è disponibile sia in versione digitale che automatico. Questo permette lo spegnimento autonomo del forno a microonde con l’accompagnamento del segnale acustico allo scadere del tempo settato.
• Indicatore della temperatura: funzione utilissima che permette di avere sempre sott’occhio la temperatura interna del nostro forno a microonde, utile sia per i perfezionisti sia per chi è ai primi approcci alla cucina.

Potenza

Le potenza di un forno a microonde vanno valutate sia da un punto di vista pratico, permettendovi la scelta di vari intervalli di potenza da selezionare, sia in ottica di consumi.

• Potenza delle microonde: Di regola varia dai 100 ai 1000W. Una potenza maggiore ecciterà più velocemente le molecole, ma i vantaggi sono davvero impercettibili. Più sono gli intervalli di potenza selezionabili del forno a microonde considerato, più è versatile nella cottura.
• Potenza Grill: Di regola maggiore è il Wattaggio, maggiore sarà la velocità con cui si scalderà la resistenza. Questa però va considerata anche in base alla grandezza dell’interno del forno, infatti più è grande il forno, più elevati saranno i tempi di riscaldamento a parità di potenza. I valori di potenza del Grill variano tra i 550 e i 1200 W.
• Potenza ventilata: Vale lo stesso ragionamento fatto per il grill. Qui i valori si aggirano tra i 1000 e i 1500 W.

Programmi

Un buon numero di programmi rende versatile il nostro forno a microonde permettendo la realizzazione di molteplici piatti. Ve ne sono dei più svariati, da programmi che aiutano nella cottura degli alimenti a quelli di supporto come lo scongelamento, cotture veloci ecc..

• Crisp, Crispy, Panacruch: funzione che permette di alternare la cottura a microonde e quella a grill permettendo di preimpostare, a seconda del tipo di alimento, le potenze del microonde.
• Vapore: programma di supporto per la cottura a vapore sopracitata, questa modalità va supportata con un apposito accessorio in dotazione o con una vaschetta riempita d’acqua (varia da modello a modello).
• Scongelamento: programma di supporto che automatizza lo scongelamento dei cibi, adattando il forno in automatico in base alla tipologia e al peso del cibo inserito. (questo è comunque attuabile impostando una potenza bassa al vostro microonde).
• Riscaldamento: programma di supporto che automatizza il riscaldamento dei cibi, adattando il forno in automatico in base alla tipologia e al peso del cibo inserito. (questo è comunque attuabile impostando una potenza bassa al vostro microonde).
• Programmi preimpostati: variano in base ai modelli e sono programmi specifici per la cottura di determinati alimenti implementati dal produttore.

Accessori

Come ogni elettrodomestico che si rispetti, gli accessori extra sono sempre una piacevole aggiunta per il consumatore. Per questa categoria risulta utile controllare cosa viene dato in dotazione permettendovi di risparmiare qualche soldino in futuro. Tra i più comuni vi sono: piatti girevoli, piatti doratori, vaporiera, bollitore per pasta, leccarde, griglie, vassoi e teglie con maniglie che ne permettono un inserimento/estrazione agevolata. In conclusione sta a voi valutare quali siano i più affini alle vostre esigenze.

Materiale

Come già anticipato, i materiali influiscono non poco sulle prestazioni del vostro forno a microonde, oltre che tutelare chi lo va ad utilizzare. L’utilizzo di materiali di buona qualità permettono infatti un veloce raggiungimento delle temperature richieste che, con l’ausilio di doppi vetri, riescono a ridurre al minimo le dispersioni di calore. Questo permette quindi di raggiungere e mantenere le temperature ed evitare che il corpo esterno dell’elettrodomestico si surriscaldi a tutela di chi lo usa contro contatti accidentali con quest’ultimo.

Manutenzione

La pulizia del forno è un aspetto rilevante da considerare per mantenere inalterate le sue prestazioni, per cui si consiglia di effettuarne periodicamente la manutenzione. Questa consiste nella pulizia dell’interno del forno utilizzando prodotti specifici o sgrassatori spray, scegliendo quelli più adatti per l’elettrodomestico. Si raccomanda si stare poi attenti a rimuovere tutti i residui dei prodotto utilizzati. Seguite in ogni caso le istruzioni per la giusta applicazione del prodotto e ripassate con un panno, senza sfregare troppo le pareti cosi da non rovinarle. Fatto questo non vi toccherà che aspettare che si asciughi lasciandolo arieggiare per riprendere a cucinare tutto quello che desiderate.

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Ci auguriamo che questa guida sia stata utile! Fateci sapere nei commenti cosa avete scelto e se avete domande. Alla prossima!

“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di un forno elettrico. Come approcciarsi all’acquisto? Per farlo è bene capire quali sono le proprie finalità, necessità e preferenze, poiché la scelta del forno elettrico può influire sulla riuscita delle nostre ricette preferite. Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra i migliori forni elettrici e trovare quel che fa per noi. Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre il migliore tipo di forno elettrico: è facile! basta leggere.

Le caratteristiche da valutare nella scelta del Miglior Forno Elettrico

Tipo di Cottura

Prima ancora di valutare l’acquisto di questo elettrodomestico, immancabile nelle case di ognuno di noi, vanno valutate le pietanze che vorremmo preparare. Premesso ciò, analizziamo le varie modalità di cottura che offrono i forni elettrici:

• Statica: è una cottura tradizionale eseguita mediante l’uso di due resistenze. Quest’ultime sono poste rispettivamente nella parte superiore ed inferiore del nostro forno elettrico. Esse si andranno a scaldare grazie al passaggio della corrente elettrica riuscendo a cuocere le pietanze per convezione naturale. È particolarmente adatta per gli amanti degli arrosti, del pane, della pizza ecc.;
• Ventilata: oltre alle resistenze prima citate, subentra una ventola che permette una diffusione più uniforme e rapida del calore. Questa permette una cottura omogenea e veloce, riuscendo ad esaltare la croccantezza e la morbidezza del prodotto. È particolarmente adatta per prodotti come verdure, pesce, dolci ecc.;
• Grill: questa cottura si presta particolarmente per esaltare e rendere croccante la superficie esterna degli alimenti, sfruttando una serpentina posta nella parte superiore del forno elettrico che raggiunge alte temperature.
• A Vapore: metodo di cottura implementato nei forni più recenti. Questo non agisce da sola, ma va ad integrarsi con la già citata cottura tradizionale. Questa permette di mantenere l’umidità durante la cottura dei prodotti mantenendoli più succosi e meno secchi.
• Delicata: una cottura che va a sfruttare la sola resistenza inferiore del fornetto, cosi da produrre una temperatura più bassa adatta per lunghe cotture.

Dimensioni

Caratteristica di fondamentale importanza da tenere in considerazione durante l’acquisto di un nuovo forno elettrico sono le sue dimensioni, in quanto esse andranno rapportate al numero di persone per cui si potrà cucinare. Quest’ultima va analizzata sotto due aspetti: capienza interna e dimensione esterna.

• Capienza interna: rispecchia lo spazio di cottura che abbiamo a disposizione e viene espressa in litri. I forni in commercio possono variare da capienze di 9 l (forni piccolissimi) a capienze di 50 l (davvero poco diffusa). Ma facciamo un esempio per renderci conto di quello che stiamo dicendo. È possibile paragonare il nostro forno elettrico a quello tradizionale da incasso delle nostre cucine. Quelli da incasso hanno capienze che vanno dai 50 litri a salire.
  Perché acquistare un forno elettrico?
  Domanda più che legittima se consideriamo la sola capienza.
  Infatti il forno elettrico vanta dei consumi molto ridotti rispetto alla sua controparte ad incasso, e non sempre vi ritroverete a cucinare per tavolate piene di ospiti così da giustificare l’utilizzo ed i consumi di un forno di grandi dimensioni. Chiarito questo, in linea generale, consigliamo capienze di:
  • 9-12 litri: per 2 persone
  • 13-20 litri: per 3 persone
  • 24-30 litri per 4 persone
  • 31-45 litri per 6 persone
  • per numeri maggiori di persone valutare l’uso di quello ad incasso
    
• Dimensione esterna: l’aumentare delle dimensioni esterne del forno elettrico è direttamente proporzionale alla capienza interna. Di secondaria importanza rispetto alla capienza richiesta per le proprie necessità, ma non da sottovalutare. Questo perché va considerato lo spazio che si ha a disposizione in cucina o nel luogo dove sarà collocato. Andando cosi a valutarne l’altezza, la profondità, la larghezza e per ultimo, ma non per importanza, la distanza dalla presa.
  Fidatevi, potrebbe essere scomodo avere un bellissimo e performantissimo forno elettrico e per un piccolo errore di valutazione trovarselo in mezzo alla stanza.

Funzioni

Anche nei nostri forni elettrici la tecnologia ha un ruolo di rilevanza, fornendo ai recenti modelli le più disparate funzioni che possono rilevarsi molto interessanti:

• Luce interna: comodo supporto per poter visionare all’interno del nostro forno elettrico, senza dover aprire e chiudere lo sportello principale e tutelando la cottura delle nostre pietanze.
• Timer: di solito sempre presente nei forni elettrici, è disponibile sia in versione digitale che automatico. Questo permette lo spegnimento automatico del forno elettrico con l’accompagnamento del segnale acustico allo scadere del tempo settato.
• Indicatore della temperatura: funzione utilissima che permette di avere sempre a colpo d’occhio la temperatura interna del nostro forno elettrico, alcuni modelli hanno un segnale acustico invece del display ma, capita molto spesso che presi da altre cose non si ci faccia attenzione, sia per i perfezionisti o per chi è ai primi approcci alla cucina, risulterà una funzione fantastica.
• Scongelamento: è una modalità presente nei forno che permette, attraverso una ventola, la circolazione di aria a temperatura ambiente all’interno del forno elettrico. Questa va a scongelare i cibi senza utilizzare calore.
• Mantenimento: altra funzione che permette al forno di mantenere una data temperatura, cosi da mantenere il cibo pronto per essere servito. Molto utile per chi ama stare seduto in compagnia dei propri ospiti alzandosi solo per prendere la pietanza successiva.

Potenza

La potenza di un forno elettrico e dal modo in cui è in grado di cuocere gli alimenti è dettato da 2 elementi, Wattaggio e le Temperature che riesce a raggiungere.

• i modelli in commercio più comuni vanno da 600 a 2500 W e questo valore influisce sulla cottura efficace degli alimenti. un basso Wattaggio potrebbe non essere sufficiente per una buona cottura o secondariamente potrebbe richiedere tempi di cottura molto più elevati per ottenere i risultati di un forno più performante.
• la temperatura viene gestita da un termostato interno ai forni che varia dai 100 ai 230 °C. Anche questo dipende molto da cosa vi piace cucinare e che temperature abbiate bisogno di raggiungere. Non sottovalutare per questa caratteristica anche i materiali di cui è composto il forno che, in base alla loro qualità, possono ridurre la dispersione del calore aumentandone le prestazioni.

Accessori

Come ogni elettrodomestico che si rispetti, gli accessori extra sono sempre una piacevole aggiunta per il consumatore. Per questa categoria risulta utile controllare cosa viene dato in dotazione permettendovi di risparmiare qualche soldino in futuro. Tra i più comini vi sono: leccarde, griglie, vassoi e teglie con maniglie che ne permettono un inserimento/estrazione agevole. Alcuni modelli offrono anche piatti e sistemi di rotazione che rende il vostro forno elettrico un perfetto girarrosto; altri palette per pizze o ricettari con cui consigliano una vasta serie di ricette da provare. In conclusione sta a voi valutare quali siano i più affini alle vostre esigenze.

Materiale

Come già anticipato, i materiali influiscono non poco sulle prestazioni del vostro fornetto elettrico, oltre che tutelare chi lo va ad utilizzare. L’utilizzo di materiali di buona qualità permettono infatti un veloce raggiungimento delle temperature richieste che, con l’ausilio di doppi vetri, riescono a ridurre al minimo le dispersioni di calore. Questo permette quindi di raggiungere e mantenere le temperature e tutelare che il corpo esterno dell’elettrodomestico si surriscaldi a tutela di chi lo usa contro contatti accidentali con quest’ultimo.

Manutenzione

La pulizia del forno è un aspetto da considerare, forni di alta fascia sono infatti integrati di funzioni di autopulizia. Tra i più diffusi vi sono:

• Forni catalitici: Essi sono rivestiti da pannelli che evitano il depositarsi di grassi creando una sistema di autopulizia durante l’uso. Lo sporco viene infatti bruciato ma evitando che rimangano residui carbonizzati. Ottima funzione a discapito del costo leggermente più elevato.
  
• Forni pirolitici: vanno ad effettuare una pulizia del forno elettrico selezionando un apposito programma che dura grosso modo un’oretta. Questo porta il forno ad una temperatura interna superiore ai 400 gradi che vanno ad incenerire tutti i residui di grasso presenti. Finito questo ciclo non rimarrà che raccogliere tutti i residui con un panno umido. Anche per questa tipologia i costi salgono notevolmente.

Qualora si scelga un apparecchio senza alcuna di queste funzioni, si consiglia di effettuare la manutenzione manuale del fornetto che altrimenti può ridurne le sue prestazioni. Questa va effettuata andando a pulirne l’interno utilizzando prodotti specifici o sgrassatori spray, questi possono risultare irritanti per la pelle e molto aggressivi per cui consigliamo di staccare la corrente, utilizzare guanti e occhiali onde evitare schizzi accidentali e arieggiare bene l’ambiente. Seguite in ogni caso le istruzioni per la giusta applicazione del prodotto e ripassate con un panno senza sfregare troppo le pareti cosi da non rovinarle. Fatto questo non vi toccherà che aspettare lasciandolo arieggiare per riprendere a cucinare tutto quello che desiderate.

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Ci auguriamo che questa guida sia stata utile; fateci sapere nei commenti cosa avete scelto e se avete domande. Alla prossima!

“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di un TV. Come approcciarsi all’acquisto? Per farlo è bene capire quali sono le proprie finalità, necessità e preferenze, poiché i televisori possono avere usi e prezzi più disparati. Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra i miglior TV e trovare quel che fa per noi. Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre il migliore tipo di smartphone: è facile! basta leggere.

Introduzione, il nostro Miglior TV

Prima di tutto, bisogna chiarire che NON esiste il televisore perfetto! Pertanto, durante la scelta di un TV, bisognerà mettersi alla ricerca del prodotto che più si avvicina alle vostre esigenze e alla vostra definizione di perfezione. Ma partiamo dai criteri base per avventurarsi in questa ardua ricerca:

1. Budget a disposizione
2. Tipologia di contenuti che andremo principalmente a visionare [SD, HD, Digitale Terrestre (DVB-T e T2), DVD, BluRay Disc, Videogames, PC, ecc.]
3. Risoluzione/Densità di pixel (PPI)
4. Dimensioni
5. Distanza di visione
6. Tecnologia del pannello

1. Budget a disposizione

Sembra una ovvietà, ma il nostro potere d’acquisto sarà il motore principale della nostra ricerca. Fissatevi un budget ideale per le vostre tasche e sforatelo solamente se ritenete che un prodotto leggermente più costoso possa effettivamente soddisfarvi di più di un prodotto perfettamente in-budget. La regola fondamentale è mai andare su spese folli credendo che il più costoso sia per forza il migliore in assoluto!

2. Tipologia di contenuti che andremo principalmente a visionare

Non dimentichiamoci che i televisori sono solo un mezzo per la visione di contenuti multimediali. Quindi, a monte di una scelta d’acquisto di un TV, bisognerà chiedersi “ma io principalmente, cosa vedo sul televisore?”. In base alla vostra risposta ci sarà la principale grande scrematura dell’immenso catalogo offerto dai vari produttori e distributori. Siete degli amanti di film e serie tv in ALTISSIMA risoluzione? Bene, allora i televisori 4k con un basso refresh-rate rappresenterà la vostra zona di comfort per continuare la vostra ricerca. Siete dei videogiocatori incalliti che vogliono il meglio del meglio? In questo caso un televisore 1080p o 4k con altissimo refresh-rate sarà il vostro ambiente di ricerca. Siete degli appassionati di cinema d’autore e vecchie pellicole? Allora dovreste assolutamente immergervi alla ricerca di un televisore a tubo catodico o a schermo piatto con un risoluzione di massimo 720p.
Come vedete, i contenuti sono davvero la chiave di volta per la ricerca e la scelta del miglior televisore. Riprendendo un famosissimo detto e modificandolo per l’occasione possiamo dirvi “Dimmi cosa guardi e ti dirò che televisore vorrai”.

3. Risoluzione/Densità di pixel (PPI)

Con l’espressione “risoluzione” si indica il numero dei pixel presenti sul pannello di uno schermo. Tale valore viene indicato attraverso la relazione di due numeri (rispettivamente i pixel presenti sul lato orizzontale e il lato verticale di un televisore). Più alti saranno questi valori più alta sarà la risoluzione offerta del televisore. Per semplificare al massimo il concetto di risoluzione possiamo dire che “più è alta la risoluzione offerta da un TV, più alta sarà la qualità dell’immagine”. Ciò è possibile dal fatto che, con un incremento della risoluzione assisteremo anche ad un incremento della densità di pixel per ogni zona del pannello.
Ma, detto terra terra, cosa sono i pixel? I pixel non sono altro che quei quadretti che vanno a comporre l’immagine. Più quadretti avremo, più le immagini a schermo saranno nitide e piene di dettagli.
Un’altra cosa importantissima da tenere in mente prima di scegliere la risoluzione del nostro nuovo TV è che “al variare della risoluzione varia anche la distanza ideale a cui si consiglia la visione del televisore”. Tale distanza, oltre alla risoluzione dello schermo, tiene conto anche della grandezza del televisore (che sarebbe la diagonale del display), grandezza espressa in pollici.

CURIOSITÀ: L’occhio umano è in grado di percepire massimo 326 PPI (Pixel per Pollice). Pertanto un qualsiasi display (televisore, monitor pc, display dello smartphone, ecc.) con un PPI superiore NON porterà alcun giovamento ed ANZI, farà lievitare inutilmente il prezzo del prodotto che andremo ad acquistare.

4. Dimensioni

Il termine “Dimensione”, per un televisore, può essere spesso fuorviante visto che, esso è soggetto a diverse tipologie di misurazione:

• Pollici: la prima e anche la più diffusa è il valore espresso in pollici. Esso si riferisce alla diagonale del display del televisore senza tener conto della cornice (lettera d);
• Lato orizzontale interno: non è altro che la lunghezza della base del DISPLAY del televisore (lettera b) e si misura in cm/mm;
• Lato verticale interno: rappresenta l’altezza del DISPLAY del televisore (lettera a) e si misura in cm/mm;

• Lato orizzontale e verticale esterno: questi valori, misurati in cm/mm, non sono altro che le dimensioni del televisore COMPRESA LA CORNICE. Bisogna fare molta attenzione nel confrontare le misure del display insieme a quelle complessive del televisore, visto che spesso, per motive tecnici come l’inserimento di casse speciali ecc., ci possiamo trovare in presenza di dispositivi con cornici davvero smisurate e con display decisamente più piccoli.

5. Distanza di visione

Prima di iniziare a spiegare questo criterio di scelta bisogna ASSOLUTAMENTE porre in essere una premessa “La distanza di visione OTTIMALE è variabile in base alle dimensioni e alla risoluzione del televisore. NON esiste una distanza corretta per TUTTI i TV”.
Detto ciò, possiamo iniziare a snocciolare questo rapporto di dimensioni che ci darà come risultato sempre la distanza di visione ottimale.
Da qualche anno a questa parte, abbiamo visto un diffondersi sempre più a macchia d’olio di televisori 4k dalle più disparate dimensioni. Tuttavia, soprattutto nel nostro Bel Paese, la stragrande maggioranza dei contenuti offerti dal digitale terrestre, risulta ancora essere aggrappato ad una più classica risoluzione come Full HD (1080p). La risoluzione 4k (UHD – Ultra HD) è il doppio più definita di quella Full HD; pertanto, questo fattore influisce tantissimo sulla distanza di visione ottimale.
Per esempio, da un ipotetico contenuto 4K visto su un 60 pollici Ultra HD ad una distanza di visione di 1,8 metri, ne risulterà una visione a dir poco perfetta dal punto di vista del godimento dei dettagli riprodotti a schermo. Al contrario, mantenendo la stessa distanza ma adottando una sorgente Full HD, avremo come risultato un’immagine parecchio sgranata e quasi del tutto ingodibile.
Ma vediamo cosa succede invertendo la situazione esplicata pocanzi. Prendiamo un televisore 4k da 60” e uno Full HD con le stesse dimensioni in pollici, e poniamoli ad una distanza di visione 4 metri. In questo caso, per quanto possa essere buona la vista dello spettatore, sarà del tutto impossibile distinguere le due risoluzioni, visto che, ad una distanza così elevata e con quella determinata dimensione in pollici, si andranno completamente a perdere tutti i vantaggi “grafici” di una risoluzione così elevata come quella dell’Ultra HD.
PER QUESTO MOTIVO ogni risoluzione ha una distanza ottimale in base alle dimensioni (in pollici) del display. Di seguito vi proponiamo una tabella esplicativa per individuare la distanza ottimale del vostro televisore in base alle sue dimensioni e alla sua risoluzione.

NOTA: nel caso di visione di contenuti 3D queste distanze andranno ridotte del 20%.

6. Tecnologia del pannello

Dulcis in fundo, la tipologia di pannello che vorremo a bordo del nostro nuovo televisore. Ne esistono di diversi tipi e ogni tipologia ha una serie di pro e contro che potrebbero far tendere l’ago della bilancia in loro favore.

LCD/LED

Prima di iniziare, una precisazione terminologica è d’obbligo. I cosiddetti TV “LED” non sono una nuova tecnologia a se stante, bensì una variante ed evoluzione dei TV “LCD” (Cristalli Liquidi). La differenza principale tra un televisore LCD e uno LED è il tipo di retroilluminazione adottata dal pannello, che in entrambi i casi è un pannello LCD.Nei televisori LCD la retroilluminazione è garantita da delle lampade fluorescenti.Nei televisori LED, invece, la retroilluminazione è operata tramite una serie di Led in successione.

NOTA: da adesso in avanti, per una semplice comodità terminologica, i televisori LCD e LED saranno entrambi indicati con la sigla LCD.

OLED

La tecnologia OLED (diodo organico ad emissione luminosa) è la naturale evoluzione della ormai storica tecnologia al Plasma deli anni ’80. Questa tipologia di pannello sfrutta un sottile strato di un materiale organico in grado di emettere luce in maniera totalmente indipendente quando viene attraversato da corrente elettrica. Questa tecnologia altamente all’avanguardia, oltre a permettere di realizzare dei display con la capacità di emettere luce propria, rende altresì possibile la realizzazione di pannelli molto sottili, addirittura pieghevoli e arrotolabili e che richiedono minori quantità di energia per funzionare.

6.1 – Tipi di Pannelli LCD

Vista la grande varietà di televisori LCD presenti sul mercato, vediamo di far chiarezza sulle loro principali differenze. Come già spiegato in precedenza, i televisori LCD sono composti da una parte passiva, ovvero il Pannello a cristalli liquidi, e da una parte attiva, ovvero la retroilluminazione. Precisato nuovamente questo concetto, diventa logico capire che l’unica differenza tra le varie tipologie di televisori LCD risieda nella tipologia di retroilluminazione adottata:

Pannelli EDGE LED

Sono attualmente i pannelli più comuni che troviamo sui televisori LCD. In questo caso specifico, la retroilluminazione è costituita da una striscia di LED che circonda l’intero pannello LCD. Questa tipologia di retroilluminazione è regolabile solo in intensità nelle varie sezioni che compongono il perimetro e pertanto offre risultati non troppo brillanti nelle scene scure che tenderanno al grigiastro. Altro problema rilevato su questa tipologia di pannelli è una fascia perimetrale più luminosa rispetto alla zona centrale del pannello stesso.

Pannelli DIRECT LED

Sono pannelli in cui i LED della retroilluminazione sono posti dietro tutta la superficie del pannello LCD. Il vantaggio immediato, in questo caso, è una migliore uniformità di tutta la retroilluminazione.

Pannelli Full LED

Sono pannelli in cui i LED della retroilluminazione sono posti dietro al pannello LCD come i direct LED. Tuttavia, a differenza di questi ultimi, i singoli LED possono essere pilotati singolarmente in modo da spegnere alcune sezioni per avere un nero migliore.

Pannelli Quantum Dot LED

Sono pannelli Full Led in cui il colore dei LED della retroilluminazione non è bianco ma azzurro e che, tramite l’utilizzo di appositi filtri ottici, è possibile modulare il colore della luce generata. Tale tipo di pannello permette un’estensione cromatica maggiore e quindi un Gamut (l’insieme dei colori che il dispositivo è in grado di riprodurre) più esteso. Al momento tali pannelli sono quelli più di pregio nella categoria LCD.

6.2 – Funzionamento: LCD vs OLED

La principale differenza tra le due tecnologie è che i televisori LCD hanno un pannello passivo che non è in grado di emettere luce in maniera indipendente (infatti è necessaria una retroilluminazione), mentre gli Oled hanno un pannello attivo in grado di illuminare i singoli pixel in maniera del tutto indipendente.

LCD

Il pannello è costituito da una matrice LCD di celle colorate (RGB) che, a seconda della polarizzazione data alla singola cella, vengono aperte o chiuse lasciando filtrare la luce della retroilluminazione. Tale retroilluminazione è costituita da lampade fluorescenti o da LED bianchi che si accendono e spengono in base alla luminosità e ai colori presenti nel fotogramma da riprodurre a schermo.

Ventaggi

• Esistono sul mercato tagli più piccoli di 55″;
• Prezzi più bassi e grande scelta di modelli tra tantissimi brand.

Svantaggi

• Nessun TV LCD, anche i più costosi, possono competere in termini di qualità di visione contro un TV Oled anche di fascia economica;
• I TV LCD che adottano pannelli NON IPS hanno un angolo di visione abbastanza ristretto; Pertanto sono sconsigliati a chi vuol guardare la tv anche da posizioni molto angolate. Per ovviare a questa problematica, alcuni produttori hanno deciso di montare sui loro prodotti pannelli IPS che non soffrono di questa limitazione, ma a scapito di un nero meno profondo. In via generale, quindi, sono sconsigliati per la visione in ambienti bui o poco illuminati;
• Gli LCD di fascia medio/bassa possono soffrire del cosiddetto “effetto scia” causato della lentezza del pannello;
• La purezza del nero, il contrasto e l’angolo di visione non sono minimamente comparabili con quelli dei TV Oled;
• Alcuni pannelli possono soffrire del famigerato effetto “clouding”.

OLED

I pannelli Oled sono costituiti da una matrice di pixel attivi che sono suddivisi a gruppi di 4 (RGBW) che costituiscono i tre colori fondamentali (RGB) più un pixel bianco (W). Tali pannelli sono denominati Oled proprio per la tipologia di materiale usato per la loro costruzione (Organic), materiale che, una volta attraversato da corrente elettrica continua, genera luce in maniera del tutto autonoma.
Nativamente, nei pannelli Oled, la luce generata da ogni singolo subpixel è di colore bianco e subisce una variazione cromatica grazie all’applicazione di filtri ottici di colore R-ed, G-reen, B-lue. Il quarto pixel del gruppo viene lasciato senza filtro in modo da emettere una luce bianca utile per aumentare la luminosità massima del pannello. Il grande vantaggio di un pannello Oled è quindi che può pilotare ogni singolo subpixel, indipendentemente dagli altri, con un’intensità luminosa che va da zero (nero puro) al valore massimo supportato dal pannello, valore denominato Lumen o ANSI-Lumen.

Vantaggi

• Nero puro – Il nero proposto dai TV Oled è un nero reale senza alcun inquinamento luminoso che potrebbe farlo tendere al grigio. Ciò è possibile proprio dal fatto che i singoli pixel possono essere spenti ed accesi singolarmente non essendo presente alcuna retroilluminazione;
• Il pannello è di tipo Attivo, e pertanto è molto piu reattivo di un qualunque LCD;
• L’angolo di visione dei TV Oled è assoluto. Ci si potrebbe mettere quasi completamente di lato e riuscire lo stesso a vedere le immagini a schermo in maniera nitida e senza alcuna alterazione o perdita cromatica;
• Totale assenza dell’effetto clouding, sempre in forza dell’assenza di un sistema di retroillimunazione.

Svantaggi

• Prezzi elevati. Attualmente i prezzi di vendita dei TV Oled rispetto alla controparte LCD sono decisamente maggiori. Ciò è dovuto oltre che da maggiori costi di produzione, anche dal fatto che tutti i pannelli Oled in commercio sono prodotti in maniera del tutto esclusiva da LG che li rivende ai singoli brand quali Sony, ecc;
  NOTA: essendo passati ormai alcuni anni dalla loro uscita, i prezzi si stanno abbassando notevolmente soprattutto durante le offerte speciali.
• Tagli disponibili limitati. Ad Oggi la scelta di un TV Oled è molto limitata anche dal fatto che ne esistono solo poche tipologie di tagli. I più diffusi sono 55”, 65”, 75”, 82”. Pertanto, se avete poco spazio, vi sarà impossibile poter piazzare un TV di questo tipo in casa vostra.

3D o Non 3D, questo è il dilemma?

La maggior parte dei TV di fascia alta, sia LCD sia OLED, sono ormai dotati di tecnologia 3D (alcune volte di tipo proprietario). Quindi, se vorrete un televisore con a bordo il 3D, sappiate che dovrete per forza puntare alla fascia alta di quasi tutti i brand. Inoltre la presenza di questa specifica, comporterà un ulteriore innalzamento del prezzo.
Tuttavia, se non siete interessati al mondo del 3D, potrete trovare facilmente TV non dotati di questa tecnologia e riuscire a risparmiare anche una bella somma.
Ma prima di abbandonare questo argomento, alcune precisazioni sulle tipologie di tecnologie 3D attualmente in commercio:

3D Attivo (con occhiali): Un Televisore 3D dotato di questa tecnologia permette la visualizzazione di fotogrammi in sequenza in rapidissima successione, uno per la lente sinistra e uno per la lente destra, in maniera asincrona, ovvero, ogni fotogramma non viene mai replicato su entrambe le lenti, ma solo su una di esse. Questa rapida successione, che raggiunge picchi di 60 fotogrammi al secondo avviene così rapidamente che si nota a malapena.
NOTA: alcune persone potrebbero riuscire a percepire il passaggio di questi fotogrammi e pertanto provare un forte senso di nausea. Vi consigliamo di testare questa tipologia di televisore prima di acquistarlo.
Inoltre, essendo questo sistema di tipo attivo, gli occhiali in dotazione non sono semplice vetri, ma veri e propri schermi LCD semitrasparenti i quali necessitano di una batteria per poter alimentare il sistema di comunicazione con il televisore.
NOTA: alcuni modelli propongono occhiali con pile integrate ricaricali via USB. Altri brand continuano invece a proporre dispositivi alimentati con le classiche batterie AAA.Questa tipologia di occhiali, essendo dotati di un comparto tecnologico di tutto rispetto, hanno un peso e un costo maggiore rispetto alla controparte 3D Passivo.

3D Passivo (con occhiali): Uno televisore con 3D Passivo, invece, visualizza i due fotogrammi contemporaneamente su entrambe le lenti degli occhiali, ma ogni fotogramma è gestito attraverso un filtro polarizzante diverso che “allinea” le onde di luce in una sola direzione. Queste onde luminose emesse dal televisore, scontrandosi con gli occhiali 3D, vengono a contatto con un filtro presente sulle lenti, il quale indirizzerà la luce destinata all’occhio destro sulla lente di destra, e la luce destinata all’occhio sinistro sulla lente sinistra.Essendo una tecnologia più vecchia e nettamente meno costosa, incontra dei limiti tecnici:

• La profondità percepita non è granché;
• Questa tipologia di occhiali (passivi), a causa dei filtri che bloccano metà della luce emessa dallo schermo, fanno percepire le immagini come se fossero più scure. Ciò comporta inevitabilmente una perdita di qualità generale dell’immagine.

In ogni caso, essendo la tecnologia 3D meno costosa in commercio, ed essendo gli occhialini delle semplici lenti polarizzate non necessitanti di batterie, i prezzi per questa tipologia di prodotti sono molto bassi.

3D Lenticolare (senza occhiali): è attualmente la tecnologia 3D più all’avanguardia e si è recentemente posta alla base della nuova generazione di 3D-TV. I televisori con questa tecnologia non hanno bisogno di occhiali e possono funzionare come schermi per qualsiasi sorgente video, compresi i videogiochi. Questa tecnologia si rifà molto alle illusioni ottiche a ologramma, dove mentre si guarda un’immagine in un certo modo la si vedrà in tre dimensioni. È una tecnologia ancora molto giovane ma con un grande potenziale. Pertanto i modelli a disposizione sono ancora pochissimi, molto rari da trovare e soprattutto parecchio costosi.

Emulazione 3D (o conversione da 2D a 3D): La maggior parte dei televisori 3D dà la possibilità di convertire in 3D video e film che normalmente sarebbero fruibili solo nel loro nativo 2D.In pratica, utilizzando una serie di algoritmi, la TV cerca di analizzare l’immagine e distinguere gli oggetti in primo piano per poi creare l’illusione di un’immagini 3D in cui tali oggetti vengono spinti in avanti rispetto allo sfondo.Tuttavia, come potrebbe essere immaginabile, i risultati ottenuti da questa tecnologia sono molto scadenti. Vale quindi la pena attivare la visione 3D soltanto nel caso in cui venga effettivamente trasmesso un film in 3D.

DVB-T2

Con l’avvento di questo nuovo standard di Digitale Terrestre, la stragrande maggioranza degli utenti TV si sono già messi alla ricerca di nuovi televisori per sostituire quelli di casa ormai prossimi ad un pensionamento forzato. Anche se a partire dal 2017 tale standard è divenuto obbligatorio su tutti i TV di recente produzione, consigliamo vivamente di assicurarsi che tale specifica sia presente sul vostro prossimo acquisto, onde evitare spiacevoli sorprese quando scoccherà il giorno zero per il passaggio dal Digitale Terrestre T1 al Digitale Terrestre T2.

Garanzia

Quando acquistiamo un TV, specialmente se molto costoso, oltre a considerare cosa ci offre ed il prezzo di vendita dobbiamo considerare anche il servizio post-vendita e la garanzia che ci offre il produttore.
Ma vediamo più approfonditamente cosa offrono i marchi più blasonati per quanto riguarda l’assistenza post-vendita:

• Sony: I TV della flotta Sony sono assistiti dai Centri Assistenza Autorizzati per 2 anni direttamente al vostro domicilio. L’uscita del tecnico per un prodotto sotto garanzia è totalmente gratuita e non ci sono distinzioni per prodotti acquistati in Italia o all’estero;
• LG: I TV LG sono anch’essi assistiti dai Centri Assistenza Autorizzati per 2 anni direttamente al vostro domicilio. L’uscita del tecnico per un prodotto sotto garanzia è totalmente gratuita e non ci sono distinzioni per prodotti acquistati in Italia o all’estero;
• Panasonic: Anche i TV Panasonic godono di una copertura a dir poco straordinaria sui loro prodotti. Come per quelli Sony e LG, sono anch’essi assistiti dai Centri Assistenza Autorizzati per 2 anni direttamente al vostro domicilio. L’uscita del tecnico per un prodotto sotto garanzia è totalmente gratuita e non ci sono distinzioni per prodotti acquistati in Italia o all’estero;
• Samsung: I TV Samsung con garanzia italiana godono di 2 anni di assistenza gratuita direttamente al vostro domicilio. Invece, i televisori con garanzia europea o d’importazione extra UE godono di 2 anni di assistenza gratuita MA verremo assistiti SOLO se porteremo il prodotto difettoso direttamente al Centro Assistenza Autorizzato più vicino. Nel caso in cui il cliente desiderasse l’uscita di un tecnico o il trasporto tramite un corriere autorizzato, dovrà sostenere dei costi extra.

Estensioni di garanzia, SI o NO?

Prima di addentrarci nel mondo delle garanzie estese è più che doverosa una precisazione. Il termine GARANZIA, in questo caso, è usato in maniera TOTALMENTE IMPROPRIA. Difatti, quelle che vengono vendute come Estensioni di Garanzia sono in verità delle Polizze Assicurative che nulla hanno a che fare con la garanzia del produttore/legale. Entrano in vigore allo scadere dei 2 anni della garanzia legale e in genere funzionano nel seguente modo:

1. Si contatta l’assicurazione in caso di guasto del TV;
2. L’assicurazione invierà un suo tecnico per un sopralluogo e per preventivare un costo di riparazione;
3. Ottenuto il preventivo l’assicurazione vi contatterà per darvi l’ok alla riparazione o per negarvelo;
4. In caso affermativo potrete procedere con la riparazione presso il Centro Assistenza Autorizzato con contestuale rilascio di regolare fattura a VOSTRO carico;
5. Successivamente potrete inviare la fattura tramite un modulo all’assicurazione;
6. Dopo circa un mese l’assicurazione provvederà a rimborsarsi la cifra spesa per la riparazione;
7. Nel caso in cui l’assicurazione contestasse il guasto come danno accidentale vi sarà negato ogni tipo di rimborso.

NOTA: da queste polizze assicurative è SEMPRE ESCLUSO l’esborso per l’uscita del tecnico. Quindi quella sarà una spesa che non vi verrà rimborsata, un po’ come la spesa di trasporto nel caso abbiamo richiesto un corriere, soprattutto se il guasto avrà colpito un televisore molto grande e difficile da trasportare in maniera indipendente.Noi ci sentiamo di consigliarvi una polizza assicurativa SOLAMENTE per televisori con un costo parecchio alto (superiore ai 2000€). In altri casi vi consigliamo piuttosto di investire su marche famose per la loro cura nella produzione di questi dispositivi.

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“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di un powerbank. Come approcciarsi all’acquisto? Per farlo è bene capire quali sono le proprie finalità, necessità e preferenze, poiché i powerbank possono avere capacità e dimensioni di vario tipo. Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra i migliori powerbank e trovare quel che fa per noi. Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre il migliore tipo di powerbank: è facile! basta leggere.

Cosa è un Powerbank?

Un Powerbank è una batteria portatile che permette di ricaricare cellulari, smartwatch, tablet e a volte anche portatili, a seconda della sua dimensione. I migliori powerbank sono piccoli e compatti, rendendoli comodi da portare con sé, pur mantenendo un’ottima capacità di caricare i propri dispositivi più volte. La dimensione e grandezza richiesta dipendono da cosa dobbiamo caricare: se vogliamo semplicemente una batteria portatile extra per il cellulare, non abbiamo bisogno della stessa capacità richiesta per caricare un portatile.

Le caratteristiche da valutare nella scelta del Miglior Powerbank

La Capacità della Batteria

Caratteristica fondamentale per la scelta del miglior powerbank. Vanno considerate le nostre abitudini di spostamento, quanti dispositivi portiamo con noi e anche quanta capacità richiedono questi stessi dispositivi; un portatile richiede più capacità di due cellulari.

Capacità e Peso

Detto questo, dobbiamo trovare un equilibrio tra capacità e peso, poichè esse risultano strettamente collegate. All’aumentare di una, aumenta l’altra. Risulta utile abbassare leggermente la capacità per avere un powerbank più comodo e maneggevole se non abbiamo troppi device da caricare; viceversa se abbiamo un portatile o siamo lontani da casa/uffici per tempi prolungati, può far comodo avere un powerbank dalla capacità maggiore.

Compatibilità

È anche importante verificare che il powerbank sia compatibile con il proprio dispositivo – è vero che qualsiasi powerbank con presa USB è compatibile con tutti i dispositivi mobile, ma se abbiamo necessità di caricare anche portatili o altre cose, dobbiamo verificarne la compatibilità onde evitare brutte sorprese.

Ci Sono Brand Migliori di Powerbank?

In questo settore ci sono marchi blasonati come Anker o Ravvpower, ma non ci sentiamo di consigliarli necessariamente sopra altre marche. Detto questo, spesso è conveniente optare per brand conosciuti e nel campo da anni, così da avere la maggiore tranquillità possibile riguardo affidabilità e supporto tecnico in caso di bisogno.

Posso portare un Powerbank in aereo?

I regolamenti variano continuamente, quindi in caso di viaggio è bene informarsi prima del volo. In ogni caso, generalmente i dispositivi con batterie come un powerbank sono esclusivamente da portare come bagaglio a mano e non nella stiva. I limiti variano, ma di solito l’importante è assicurarsi che il powerbank non ecceda i 100 Wh di energia massima. Qualora sia tra i 100 e 160 è necessario dichiararlo ed ottenere una autorizzazione.

Per contestualizzare la quantità 100 Wh, pur se non direttamente associabile alla quantità generalmente utilizzata per misurare le batterie acquistabili (mAh), stiamo parlando di cifre superiori ai 20000 mAh.

Un telefono cellulare moderno richiede 3000-5000 mAh, quindi si tratta di un limite che non ci dovrebbe causare alcun problema per la maggior parte dei powerbank.Ripetiamo comunque che è sempre bene controllare prima di ogni volo, per maggior sicurezza.

Funzionalità Extra: Qi Charge, Pannello Solare

Se disponiamo di uno smartphone che consente una ricarica senza fili risulta molto conveniente avere un powerbank con la funzionalità Qi Charge, al contrario se generalmente passiamo molto tempo all’aperto, possiamo considerare il pannello solare che permette di caricare il nostro powerbank.Queste funzioni extra generalmente portano ad un costo leggermente maggiore del powerbank.

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Powerbank di 10000 mAh

Questi Powerbank permettono di caricare il proprio smartphone, tablet e/o cuffie bluetooth un paio di volte. Sono molto piccoli ed economici, ideali se non disponiamo di molti device.

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Powerbank fino a 20000 mAh

Questi Powerbank permettono invece di caricare anche un portatile, contemporaneamente a tutti gli altri dispositivi. Sono generalmente più ingombranti e costosi, ma se disponiamo di un portatile con USB Type-C non dovremmo avere alcun problema di compatibilità. La tranquillità di sapere di poter caricare il proprio portatile, o dispositivo di lavoro, anche dopo una lunga giornata è sicuramente importante. I costi non diventano neanche eccessivi, anche se il powerbank diventa più grande ed ingombrante.

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Powerbank oltre 20000 mAh

Questi powerbank ci permettono di caricare qualsiasi dispositivo più volte e contemporaneamente. Spesso possiedono le caratteristiche extra sopracitate e sono dei mattoni dalla grande capacità. Non godono di grande portabilità, ma si presuppone viaggino all’interno della borsa del nostro portatile e bisogna verificare prima di portarli in aereo.

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Non esiste una scelta sbagliata e speriamo di essere stati utili per aiutare nella scelta del miglior powerbank, uno strumento fondamentale nel nostro kit da viaggio!

]]> Mon, 11 May 2020 18:55:01 +0200 https://api.follow.it/track-rss-story-click/v3/Mzp44KSErT7_Na93UmiNOd3hDS9njgCr https://api.follow.it/track-rss-story-click/v3/Mzp44KSErT7_Na93UmiNOZJTpfXVttXD

“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di un Robot Aspirapolvere e/o Lavapavimenti. Come approcciarsi all’acquisto? Per farlo è bene capire quali sono le proprie finalità, necessità e preferenze, poiché gli aspirapolvere possono avere caratteristiche e prezzi più disparati. Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra i miglior aspirapolvere e trovare quel che fa per noi.Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre il migliore tipo di Robot: è facile! basta leggere.

Sommario

• Le caratteristiche da valutare nella scelta del Miglior Robot Aspirapolvere e Lavapavimenti
• Design e materiali
• Batteria
• Serbatoio
• Funzionalità
• Il Robot aspirapolvere e lavapavimenti su misura per te
• Robot Aspirapolvere
• Robot Lavapavimenti
• Robot Aspirapolvere e Lavapavimento 2 in 1

Le caratteristiche da valutare nella scelta del Miglior Robot Aspirapolvere e Lavapavimenti

Design e materiali

Questa caratteristica è una delle più importanti da tenere in considerazione. Non si tratta solo di semplice scelta stilistica ma a ogni forma corrispondono determinate caratteristiche dell’elettrodomestico. Una forma tondeggiante risulta più agile nei movimenti ma ha evidenti mancanze quando si tratta della pulizia/lavaggio di angoli; al contrario una forma squadrata ha una maggiore facilità a raggiungere ogni angolo della casa a sfavore della velocità di movimento. È chiaro che la scelta viene dettata da un’analisi preliminare della casa che andrà ad accogliere il nostro robot. Una abitazione molto aperta e/o grande (open space) risulta più idonea per una tipologia tondeggiante, al contrario una casa con molte stanze squadrate risulta idonea ad accogliere un modello squadrato. Chiarito il primo quesito, relativo alla forma, va analizzata un’altra caratteristica, l’altezza. Se con la prima consideravamo la geometria delle mura, per questa andremo a considerare l’arredamento che compone la casa. Un robot più alto potrebbe trovare impedimenti ad arrivare sotto ogni mobile; ergo tenere in considerazione l’altezza disponibile risulta fondamentale per avere il miglior rendimento dell’elettrodomestico. Per ultimo è consigliabile prendere un robot con buoni materiali per evitarne l’usura delle parti, come ad esempio le spazzole.

Batteria

I Robot funzionano a batteria. Possiamo trovare modelli aventi una bassa autonomia, che va dai 60 ai 90 minuti, fino ad arrivare a modelli con un’autonomia maggiore, che va dalle 2 alle 4 ore. Cosa influisce sulla scelta di questa caratteristica? Semplicemente la dimensione degli ambienti. Per capirci, una casa con grandi ambienti richiederà una maggiore autonomia Al contrario, una casa con piccoli ambienti ne richiederà una minore. Perché specificare la grandezza degli ambienti e non semplicemente la casa? Semplicemente perché non sempre si ha la necessita di pulire tutta la casa, e quest’ultima può essere suddivisa in più sezioni andando così ad ottimizzare l’utilizzo del nostro robot.

Serbatoio

Il nostro robot è munito di una capienza dedicata ad accumulare la sporcizia presente nell’ambiente o atta ad accogliere l’acqua utilizzata per il lavaggio. Questa si misura in ml, e varia da 250 a 500 ml per i robot aspirapolvere, e di minimo un litro per i robot lavapavimenti. Attenzione perché ampliare la capienza del serbatoio può influire sulle dimensioni del nostro robot e di conseguenza portare a riscontrare problematiche di cui abbiamo parlato in precedenza.

Funzionalità

I migliori robot sul mercato sono dotati di un sistema AI (Artificial Intelligence). Questa va ad ottimizzare l’elettrodomestico che riesce ad essere più performante riuscendo a tracciare il miglior percorso e interagendo con l’ambiente circostante. Tra le tante altre funzionalità abbiamo:

1. Programmazione tramite App dedicate che consentono di impostare quando iniziare le pulizie;
2. Compatibilità con dispositivi quali Google Assistant o Alexa, permettendo di comunicare con il vostro robot tramite comandi vocali;
3. Mappatura dell’ambiente circostante cosi da autoimpostare il miglior percorso ed evitare gli ostacoli;
4. sensori anti-ribaltamento nel caso vi siano la presenza di dislivelli;
5. sensori di riconoscimento delle superfici, cosi da automaticamente impostare un programma specifico di pulizia atto ad avere il miglior risultato possibile.

Il Robot aspirapolvere e lavapavimenti su misura per te

Fatta la prima infarinatura, andiamo ad analizzare i vari tipi di modelli che esistono sul mercato:

Robot Aspirapolvere

I Robot aspirapolvere sono degli elettrodomestici smart, atti a compiere operazioni di pulizia. Essi permettono di effettuare una pulizia di ogni ambiente della casa. Basta infatti posizionarlo nell’ambiente desiderato ed avviarlo (e in base hai modelli avete l’imbarazzo della scelta su come farlo). Fatto questo non rimarrà che osservare, dedicarsi ad un hobby, andare in palestra, tornare e godersi i risultati al vostro ritorno. (Attenzione!!! capisco che possa risultare stancante, dopo tutto questo lavoro ma, ricordarsi di svuotarlo dopo ogni uso risulta fondamentale per i successivi usi).

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Robot Lavapavimenti

I Robot lavapavimenti sono degli elettrodomestici smart, atti a compiere operazioni di pulizia e igienizzazione. Essi permettono di effettuare un lavaggio delle superfici presenti in casa vostra con il minimo sforzo. Basta infatti scegliere la tipologia di lavaggio da effettuare (dettata di solito dalla tipologia di pavimento), potendo anche impostare, se desiderato, velocità e quantità di prodotti da utilizzare, velocità ecc. Fatto questo non rimarrà che osservare, dedicarsi ad un hobby, andare dal panettiere godendosi i risultati al vostro ritorno.

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Questi risultano la fusione tra le tipologie precedentemente descritte.

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Ci auguriamo che questa guida sia stata utile; fateci sapere nei commenti cosa avete scelto e se avete domande. Alla prossima!

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I tablet Amazon Fire sono, come gli altri dispositivi Amazon, unicamente connessi con tutto ciò che Amazon offre.

Il loro sistema operativo è basato su Android, ma non dispongono del Google Play Store che è sostituito dall’Amazon store, nel quale sono presenti la maggior parte delle App Android comunemente usate.

Attraverso questo link è possibile verificare se le nostre App preferite sono presenti.

Questi tablet si posizionano su una fascia di prezzo molto interessante e pur non essendo device dalle migliori caratteristiche hardware, sono molto validi per attività leggere che non richiedono prestazioni di alto livello.

Sono disponibili al momento due modelli, uno da 7 e uno da 8 pollici. Prezzo e caratteristiche hardware variano a seconda del modello, con il Fire HD 8 che offre maggiori prestazioni rispetto al Fire 7.

Nessuno di essi offre connettività LTE, quindi è possibile usare questo tablet solamente con la Wi-Fi (la propria rete o un router LTE portatile).Le dimensioni discrete rendono entrambi i tablet ideali per essere portati sempre con noi, con tutta comodità e senza appesantire le nostre borse.

A conti fatti, entrambi i tablet sono ottimi per il rapporto qualità/prezzo, dove pur non permettendo le prestazione dei top di gamma, ci permettono con una frazione del costo di svolgere moltissime attività quotidiane, come giocare Candy Crush, guardare serie tv, film, vagare per siti internet, postare le nostre attività su Instagram e Facebook, per poi soffermarci su quel video YouTube che ci ha tanto preso.

Non è indicato dunque per le attività un po’ più pesanti come giochi quali Fortnite, lavorare o attività più di nicchia come usare una penna digitale per prendere appunti.Come per gli altri tablet, vale sempre il nostro obiettivo di utilizzo, e l’offerta Amazon Fire risalta per la facilità d’uso, il rapporto qualità/prezzo che offre e l’integrazione con tutti i servizi Amazon (a scapito però del Google Play Store).

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Cosa Vuol dire “Con o Senza Offerte Speciali”?

Le Offerte Speciali sono della pubblicità non invasiva che compare quando il dispositivo è in Standby. Sono quindi presenti come salvaschermo. Nei tablet Fire in questione sono sulla schermata di blocco.È possibile acquistare i tablet Amazon Fire a scelta con o senza offerte speciali – le versioni senza offerte speciali hanno di conseguenza un costo leggermente superiore.

Durata della Batteria

La batteria degli Amazon Fire dura intorno alle 10 ore, a seconda degli usi, permettendo un agevole uso senza problemi durante la gran parte della giornata.

Per estenderne la durata, possiamo sempre affiancare al nostro tablet Fire un powerbank (è possibile consultare il nostro articolo Miglior Powerbank)

]]> Mon, 11 May 2020 00:30:55 +0200 https://api.follow.it/track-rss-story-click/v3/Mzp44KSErT7_Na93UmiNOXtuT6pSmY81 https://api.follow.it/track-rss-story-click/v3/Mzp44KSErT7_Na93UmiNOWZMehmtHS8-

“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di un Aspirapolvere. Come approcciarsi all’acquisto? Per farlo è bene capire quali sono le proprie finalità, necessità e preferenze, poiché gli aspirapolvere possono avere caratteristiche e prezzi più disparati. Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra i miglior aspirapolvere e trovare quel che fa per noi. Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre il migliore tipo di Aspirapolvere: è facile! basta leggere.

Sommario

• Le caratteristiche da valutare nella scelta del Miglior Aspirapolvere
• L’aspirapolvere su misura per te?
• Aspirapolvere a Traino
• Scopa elettrica
• Aspirapolvere senza sacchetto
• Aspiratore ciclonico o multi ciclonico
• Aspirapolvere a Bidone
• Aspiratore portatile o Aspirabriciole

Le caratteristiche da valutare nella scelta del Miglior Aspirapolvere

1. Potenza: questa caratteristica è una delle più importanti da tenere in considerazione. Non sempre maggiore potenza equivale a risultati ottimali, dovendo tenere in considerazione le proprie necessità. Una maggiore aspirazione risulta ottima per pavimenti morbidi, come la moquette, o difficili, quali possono essere tappeti ecc. Una volta analizzato e chiarito l’uso dell’aspirapolvere, si può passare all’analisi della potenza che può arrivare fino a 1600 Watt (cosi da rispettare i nuovi criteri Eco/green). Risulta però fondamentale chiarire che un valore alto di potenza non garantisce sempre una buona aspirazione. Risulta, infatti, più efficace informarsi sul potere aspirante dell’apparecchio che si misura in “air Watt-mm/H2O-Kpa” (questo perché la capacità aspirante è influenzata dall’ottimizzazione delle componenti dell’elettrodomestico). Un buon potere di aspirazione deve avere valori compresi tra 250/400 Air watt – 1300 e 2200 mm/H2O o 13/22 Kpa.
2. Capacità: altra caratteristica di un’aspirapolvere è la capacità di contenimento della polvere. Da tener presente che non si parla sempre delle dimensioni del sacchetto, poiché alcuni modelli funzionano senza quest’ultimo. Questa ci permette di capire ogni quando bisogna svuotare l’aspirapolvere. Più è grande questo valore, minore saranno le volte che dobbiamo svuotarlo. E’ consigliato considerare le dimensioni dell’ambiente da pulire, poiché una casa/negozio grande necessiteranno di capacità maggiori di contenimento della polvere per ottimizzare l’operazione. La capacità viene misurata in litri.
3. Filtrazione: è un parametro di efficienza da tenere presente quando si tratta di questa tipologia di elettrodomestici. Esso indica la qualità dell’aria riemessa in circolazione dall’aspirapolvere dopo essere stata aspirata e filtrata. È una caratteristica di fondamentale importanza quando si hanno persone allergiche in famiglia, in quando, maggiore è la potenza filtrante dell’aspirapolvere più sarà pura l’aria che verrà rimessa in circolazione nell’ambiente.
4. Rumorosità: fattore molto importante sia a casa che in ambiti lavorativi. Più è silenzioso meglio sarà sia per te che per coloro che sono nelle prossimità. Ciò renderà il prodotto meglio utilizzabile a qualsiasi ora senza recare disturbo a chi ti sta accanto.
5. Ergonomia e Maneggevolezza: due caratteristiche fondamentali per chi deve usare l’aspirapolvere per tempi prolungati e in diversi ambienti. La compattezza risulta molto comoda per gli spostamenti tra vari ambienti o i vari piani.
6. Accessori: molti aspirapolvere arrivano con una dotazione ricca di accessori, altri, invece, danno solo un kit base. L’acquisto di accessori aggiuntivi fa lievitare considerevolmente il prezzo. Essi hanno funzioni disparate:  
   1. Sacchetti: sono i contenitori che utilizzano la maggior parte degli aspirapolvere. Questi devono essere sostituiti ogni volta che si riempiono. Ricordiamo che non tutti i sacchetti sono compatibili con differenti modelli di aspirapolvere, ergo può essere utile informarsi del costo e della compatibilità dei singoli sacchetti.
   2. Spazzola: esse sono di vario tipo e risultano più o meno necessarie per la pulizia di certi tipi di materiali come possono essere i pavimenti duri o morbidi. Di solito un kit base è spesso dato in dotazione, ma alcune spazzole specifiche vengono vendute separatamente.
   3. Tubi Flessibili e bocchette: sono particolari estensioni o riduzioni del tubo base in dotazione con l’aspirapolvere. Potranno sembrare accessori molto situazionali, ma possono risultare davvero utili quando si devono pulire soffitti o strutture alte alle quali si fatica ad arrivare, o nel caso delle bocchette, quando si devono pulire le fessure dei divani o gli interni dell’automobile.
   4. Cover: una protezione per il nostro aspirapolvere che permette di isolarlo al meglio dall’ambiente esterno. Ironia della sorte lo tutela dal prendere la polvere.
   5. Batterie di Ricambio: Utili per gli aspirapolvere senza fili, una batteria di riserva permette un utilizzo prolungato dell’elettrodomestico.
7. Manutenzione: sono apparecchi che non richiedono particolari attività di manutenzione; le definirei più accortezze necessarie per un miglior funzionamento. Possono avere qualche piccola variante in base al libretto di istruzioni rilasciato dal produttore ma, in linea di massima, quello che richiede è:
   1. Una pulizia/sostituzione dei filtri affinché la durata dell’aspiratore risulti la più longeva possibile;
   2. Lasciarlo riposare se si nota un riscaldamento dell’apparecchio dovuto ad un uso prolungato;
   3. Sostituzione del sacchetto di raccolta/contenitore quando è pieno;
   4. Conservarlo lontano dalla luce del sole e da posti eccessivamente freddi.
8. Consumi: in un mondo in cui bisogna affrontare giornalmente la questione consumi, non è da sottovalutare la caratteristica del risparmio che ha come variabile principale il consumo elettrico dell’aspirapolvere. Essendo un elettrodomestico che può richiedere un funzionamento prolungato e ripetitivo, risulta fondamentale fare attenzione alla classe energetica di riferimento che varia dalla A+++ alla G. Risulta banale che più è elevata la classe di riferimento più sono ottimizzati i consumi dell’aspirapolvere.

L’aspirapolvere su misura per te?

Fatta la prima infarinatura, andiamo ad analizzare i vari tipi di modelli che esistono sul mercato:

Aspirapolvere a Traino

È l’aspirapolvere più comune negli ambienti domestici, composto da un corpo centrale che contiene il motore, un filtro e un sacchetto. Da questo corpo principale fuoriesce un tubo che va ad effettuare la funzione aspirante. Il nome a traino è dovuto alla presenza di rotelle nel corpo principale che gli permettono di seguire agevolmente l’utilizzatore su terreni piani. Aggiungo che non si sono scordati delle persone che vivono in ambienti con più piani. Un aspirapolvere a traino è anche munito di una comoda maniglia che permette un facile trasporto.

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Scopa elettrica

È l’aspirapolvere per le pulizie più indicato se cercate maneggevolezza e praticità. Esso risulta un giusto compromesso tra una scopa tradizionale ed un aspirapolvere a traino.

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Aspirapolvere senza sacchetto

Sono gli aspirapolvere in cui non è presente il sacchetto di contenimento della polvere. Esso, infatti, viene sostituito da un contenitore, di solito in materiale plastico, che si può facilmente svuotare. Questa tipologia può essere una valida scelta sia sul piano economico, facendovi risparmiare l’acquisto dei sacchetti, sia per chi ha un occhio di riguardo verso l’ambiente.

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Aspiratore ciclonico o multi ciclonico

È un nuovo tipo di aspirapolvere recentemente approdato sul mercato. Molto potente, grazie allo sfruttamento della centrifuga, riesce a separare la polvere dall’aria. Si riescono ad ottenere risultati incredibili a discapito di un costo di mercato superiore alla media.

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Aspirapolvere a Bidone

Lo citiamo per completezza ma, questa tipologia è consigliata principalmente per usi professionali. Infatti, di base, presenta una capienza maggiorata del contenitore di raccolta a discapito di un considerevole aumento delle dimensioni. È comunque dotato di ruote che ne garantiscono uno spostamento comodo.

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